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Who's bad - Sugar Coal, zucchero, colorante, ferro
2017 vista della mostra, Invisibili Connessioni, Museo Italgas, Torino Lavoro sviluppato su commissione per PUNCTUM un progetto dell’associazione Promemoria che mira alla valorizzazione degli archivi attraverso le opere di artisti contemporanei. Per l’anno 2017 il progetto si è svolto in collaborazione con l’Archivio Storico dell’Italgas di Torino. Analizzando la selezione di fotografie scelte dalla commissione dell’archivio per il progetto PUNCTUM, ho rivolto la mia attenzione ad una parte specifica della collezione di Immagini dell’Italgas: il fondo fotografico di Francesco Grande. Negli album che Francesco Grande ha donato all’archivio, le immagini della vita privata e della vita lavorativa della sua famiglia sono accostate le une alle altre, in un unico collage di ricordi che ripercorre più di un secolo di storia. La collezione di fotografie è stata catalogata meticolosamente e le immagini di luoghi e persone creano un unicum temporale e spaziale che alterna storia privata e lavorativa, plasmando un immaginario che da individuale diviene collettivo. Ho ritrovato la stessa idea di unione fra pubblico e privato in uno degli elementi più incisivi dell’allestimento del museo Italgas: l’sola centrale. Una gigantografia del gasometro di Torino è stata utilizzata come scenografia per contenere la riproduzione di un piccolo salotto borghese di inizio Novecento dove sono esposte antiche stufe e luci a gas. Un elemento architettonico della città diventa contenitore di un ambiente familiare. Entrambi gli spazi, museo e archivio, presentano una serie di parallelismi individuabili in pubblico e privato, ambiente domestico e ambiente lavorativo, quotidiano e inusuale, vicino e lontano, individuale e collettivo. Ho deciso quindi di creare un monumento al carbone rintracciandone la presenza all’interno della mia storia privata e forse, all’interno della storia privata di ogni bambino. Il lavoro consiste nella riproduzione in zucchero di varie “pepite” di carbone posizionate sopra ad un piedistallo ed esposte proprio sul tavolino contenuto nella stanza/gasometro del museo. Una scultura che ricorda i minerali semipreziosi esposti nelle teche dei musei geologici. |